RESIDENZA "RITRATTO A MANO" | Questi due piccoli frammenti fanno parte del piccolo intervento che ho deciso di installare all'interno della Valle dell’Orfento nel Parco della Majella. Dopo aver individuato un angolo percorrendo il sentiero ho iniziato ad osservare l’ambiente cercando di disperdere lo sguardo in più punti. Mi sono lasciato travolgere dall’infinità e la moltitudine dei colori che osservavo e successivamente sono andato a far catalizzare all’interno di un supporto rigido attraverso piccoli tocchi ma ritmati tutti i richiami coloristici del luogo. Linguaggio non come mezzo, ma come esperienza. I materiali che ho utilizzato sono quelli che solitamente uso, ossia i pastelli ad olio, ma ciò che mi più mi interessava è stato vivere il luogo e lasciarmi guidare da diversi stimoli percettivi. Lo stesso linguaggio ha la necessità di essere elaborato, essere percorso, si scoprono nuove sensazioni, senza pensare a definire cosa sia realmente. Quell'elemento che oggi noi oggettivamente percepiamo nella realtà agisce nella nostra immaginazione–percezione.